A metà fra le spoglie dell’ingresso di un’antica villa e un portale d’accesso verso una dimensione perduta, l’opera di Emiliano Maggi si erge come rovina fiabesca nel cuore dei vigneti dell’azienda vinicola Terenzi a Scansano. I dettagli e il titolo dell’opera fanno riferimento all’immagine di Afrodite Anadyomene, iconica rappresentazione della dea che si leva nascente dalle acque del mare in un tripudio di sensuale bellezza. Alla severità del ferro battuto si intreccia l’esuberanza barocca degli elaborati fregi in ceramica smaltata, che virano dal giallo al verde mimando i passaggi di stagione che segnano ogni anno la terra di Maremma e i filari di viti a Scansano. Partner della manifestazione fin dalla prima edizione nel 2019, quest’anno Terenzi diventa parte integrante del programma artistico riconfermandosi una delle eccellenze del territorio che Hypermaremma vuole raccontare.
Emiliano Maggi
Nato nel 1977 a Roma dove vive e lavora, la sua sfaccettata ricerca ha sempre saputo coniugare scenari psichedelici a simbolismo mitologico, ritualità e iconografia rurale fatta di fiaba e sogno a ipnotiche ambientazioni da horror nostrano anni ‘70. Il tutto raccontato con una poliedrica produzione che spazia dalla performance alla scultura, dall’acclamatissimo progetto musicale Estasy a lavori pittorici e soprattutto in ceramica, materia della quale l’artista ha fatto il suo medium privilegiato.
Terenzi – Viticoltori in Scansano
Nata nel 2001, l’azienda vinicola Terenzi dispone oggi di 150 ettari di proprietà di cui 60 vitati e 14 di splendidi ulivi secolari. Una cantina di 3.000 mq, cuore pulsante dell’azienda, costruita in armonia con il paesaggio, senza rinunciare alle più moderne tecnologie mirate alla più assoluta qualità e al rispetto dell’ambiente. L’azienda, aperta al pubblico su appuntamento, dispone di camere e suite, oltre ad una piscina che si affaccia sui vigneti e di un wineshop con sala degustazioni che offre svariate wine experience e visite alla cantina.